Il design inclusivo nell’accessibilità web e digitale
Partiamo definendo il concetto di accessibilità web e digitale: con questo termine si fa riferimento alla praticità e facilità d’utilizzo di una applicazione, sito web o qualsiasi servizio digitale per persone con disabilità. La possibilità, quindi, di offrire un’esperienza utente fluida e un’interazione facile e veloce.
Garantire un alto livello di accessibilità è fondamentale per qualsiasi utente, escludendo fattori che possano discriminare o creare problemi nell’utilizzo.
Negli Stati Uniti è presente una legge antidiscriminazione del 1990, grazie alla quale le persone con disabilità possono fare causa ad aziende che offrono prodotti o servizi (siti web, app) che non rispettino gli standard di accessibilità. Nel 2022 sono state più di 4000 le cause per la violazione dell’Americans with Disabilities.
In Italia esiste una normativa simile a quella statunitense, la Legge Stanca, stabilisce che entro Giugno 2025, le aziende dovranno garantire la conformità ai requisiti di accessibilità. L’obiettivo è di allinearsi alla direttiva europea che prevede di uniformare le normative nazionali entro il 2025.
I dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità evidenziano che circa il 16% della popolazione mondiale, ha una forma di disabilità. Tenendo in considerazione l’età media elevata in paesi come L’Italia, è possibile che siano maggiori del 16%. Attualmente in Italia non è possibile pervenire dati precisi in merito.
Chiariamo i tipi di disabilità
Esistono diversi tipologie di disabilità: uditive, visive, cognitive e motorie. Per ognuna di queste esistono varie soluzioni per consentire l’utilizzo senza riscontrare problemi.
Persone con difetti alla vista: in questo caso potrebbero riscontrare problemi legati alla lettura dei caratteri, alla visione di colori con contrasto troppo alto, è necessario quindi adattare queste caratteristiche secondo le esigenze di tali utenti;
Persone con sordità: tale disabilità può causare problemi durante l’utilizzo di servizi che utilizzano audio.
Persone con disabilità motorie: se si tratta di arti superiori, l’utilizzo di una tastiera potrebbe risultare problematico;
Persone con disabilità legate alla memoria: è importante evitare di fornire troppe informazioni che possano generare un overload cognitivo, soprattutto per persone con questa disabilità che troverebbero difficoltosa la navigazione delle pagine di un sito.
Per quanto riguarda queste problematiche, esistono delle linee guida interazionali note come Web Content Accesibility Guidelines (WCAG), con l’obiettivo di fornire e definire un quadro chiaro delle best practice e delle regole da rispettare nella creazione di un prodotto digitale, qualunque esso sia.
Oltre alle linee guida sono presenti anche gli standard del W3C, grazie ai quali gli sviluppatori hanno la possibilità di essere guidati nello sviluppo di prodotti accessibili e usabili.
Tuttavia gli standard del W3C non hanno ancora una grande diffusione, ed è necessario molto altro per garantire agli utenti un servizio realmente accessibile.
L’accessibilità come “problema tecnico”
E’ comune, che il problema dell’accessibilità venga considerato di rado e talvolta solamente delegato a figure specializzate. Tale scelta mira ad evitare qualsiasi tipo di rischio legale che possa portare ad eventuali sanzioni. Questo approccio è da considerarsi scorretto in quanto evidenzia un forma di pregiudizio che non dovrebbe esserci.
Un approccio di questo tipo dipende esclusivamente dalla volontà degli sviluppatori e designer di dedicare parte della loro formazioni per questo, spesso viene trascurata o non viene dedicato il tempo necessario per fornire soluzioni adeguate.
Inoltre anche la disponibilità degli specialisti può rivelarsi un problema, in un mercato con poche figure adatte e competenti.
E’ fondamentale, per ottenere risultati ottimali, che un approccio di questo tipo venga rivisto dalle aziende diventando parte integrante del processo di creazione di un servizio. L’accessibilità non deve essere un problema temporaneo da risolvere ma una costante per offrire servizi su misura per diversi tipi di disabilità.
L’accessibilità web e digitale come approccio olistico (cambiare)
Lo standard ISO 30071-1 creato nel 2019 fornisce una linea guida per consentire alle aziende di integrare l’accessibilità nel processo di creazione di un prodotto digitale o servizio.
Questa guida è fornita da Jonathan Hassell in “Inclusive Design for Product”, professore con più di 19 anni di esperienza nel campo dell’accessibiilità.
Quali benefici porta all’azienda?
Le motivazioni che spingono le aziende a dare importanza all’accessibilità sono diverse. Grazie a queste un’azienda non può che ottenere vantaggi sia per se stessa che per chi utilizza i relativi prodotti o servizi.
- Tramite un prodotto usabile e accessibile la fascia di utenza sale e le vendite di conseguenza;
- Migliorare l’esperienza fornita dal brand;
- Facilitare l’utilizzo del prodotto/servizio agli utenti;
- Accedere ad aspetti innovativi grazie alla ricerca su nuovi utenti;
- Posizionarsi rispetto alla concorrenza.
La strategia
Definire una strategia è un aspetto fondamentale per raggiungere i risultati attesi. E’ necessario identificare i ruoli di chi è coinvolto e cambiare il modo di approcciarsi al lavoro. In presenza delle adeguate condizioni è possibile attuare una strategia efficacie e che funzioni per raggiungere gli obiettivi di accessibilità.
Le figure responsabili sono sicuramente Designer e sviluppatori che già sono a conoscenza delle linee guida, tra le altre figure responsabili del processo abbiamo:
- finance manager: approvano il budget per l’accessibilità;
- legal managers: si occupano di definire i rischi legali;
- marketing managers: stabiliscono i criteri di accessibilità legati al brand;
- strategy managers: definiscono che ruolo avrà l’accessibilità in relazione alla strategia applicata al prodotto
Per garantire l’accessibilità di un prodotto è fondamentale che ogni ruolo sia consapevole delle proprie responsabilità.
Processo
Definite le motivazioni e chiarite le responsabilità di ogni ruolo, è giunto il momento di procedere alla progettazione e sviluppo. Per farlo è consigliato seguire i concetti propri dello user-centered design.
L’utente quindi diventa centrale e assume maggiore priorità al fine di definire il prodotto e migliorarlo, come?
- Stabilire il target di destinazione del prodotto
Considerando che esistono servizi destinati a categorie di utenti differenti, bisogna definire il target di riferimento del prodotto, includendo gli utenti con disabilità; - Che obiettivi avrà l’utente? In quale contesto?
Studiare le possibili attività dell’utente, primarie e secondarie e definire una gerarchia e dare priorità, in questo modo, all’accessibilità in relazione ai flussi dell’utente più rilevanti; - Comprendere le esigenze di accessibilità per l’utente
Attraverso le linee guida e gli standard di accessibilità, definire le esigenze degli utenti includendo quelli con disabilità nelle ricerche. Successivamente comunicare al team i risultati ottenuti; - Requisiti di accessibilità
Questi sono requisiti che dovranno essere seguiti dai ruoli nel team come designer e sviluppatori; - Delineare l’approccio al design
Partire da un design universali per tutti gli utenti per poi definire alternative e opzioni di personalizzazione della UI; - Assicurarsi che i requisiti vengano soddisfatti
- L’accessibilità va comunicata
La dichiarazione di accessibilità è fondamentale per chiarire eventuali dubbi degli utenti in caso riscontrino problemi - Garantire la manutenzione dell’accessibilità
Pianificare le fasi di manutenzione e miglioramento dell’accessibilità
Conclusioni
E’ chiaro che affidare le responsabilità dell’accessibilità solamente ai ruoli legati alla definizione e creazione del prodotto, non risulta essere la scelTa migliore.
Grazie allo standard ISO-30071 consente di ottenere gli strumenti necessari per garantire un prodotto accessibile e che non discrimini gli utenti con disabilità.
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