Social Impact Investing
Perché è così importante il Social Impact Investing (SII)?
La definizione
Con Social Impact si intende una qualunque iniziativa che abbia un effettivo impatto sulla popolazione di un determinato territorio. Passando da iniziative charity, come associazioni religiose che aiutano i più poveri, alle organizzazioni no-profit che si occupano di sostenibilità e della questione ambientale.
Quando il Social Impact viene applicato ai modelli di business aziendali?
Un modello aziendale sociale «ha lo scopo di migliorare vita e servizi della collettività nel suo complesso, non solo per le fasce più deboli della popolazione. E nel farlo, le imprese coinvolte, mantengono anche la propria sostenibilità economica e finanziaria, a differenza di quanto succede con la filantropia pura».
Definizione di Francesca Casalini, ovvero la coordinatrice di Impact Investing Lab che nasce all’interno di SDA Bocconi School Of Management.
Il processo di inserimento di iniziative sociali all’interno del modello aziendale parte dalle piccole cose, come può essere il sostenere un progetto eco-sostenibile oppure cambiare il modello organizzativo interno per diminuire lo spreco delle risorse.
Le iniziative sociali sono in forte crescita e stanno avendo un picco proprio in questi anni. Soprattutto in questo modello di società dove le minoranze faticano ad ottenere i diritti e le disuguaglianze sociali spaccano interi territori dall’alta densità demografica. A fronte di un settore Pubblico con sempre meno risorse da investire in welfare, i privati cercano di sviluppare nuove idee per colmare i gap esistenti e soddisfare la domanda dei servizi.
Social Impact Investing (SII)
Il Social Impact Investing consiste in politiche innovative sotto almeno due punti di vista.
- Coinvolgono diversi attori, pubblici e privati: non più solo lo Stato, ma anche investitori privati, intermediari finanziari, organizzazioni no-profit.
- Realizzazione di un doppio obiettivo: un forte impatto sociale e un guadagno economico, in tal modo convenendo al singolo investitore come all’intera comunità.
Gli studi sociologici evidenziano quanto una crescita sociale stimola la crescita dell’economia reale.
Un tempo gli atti di beneficenza erano fatti da individui benestanti che non avevano bisogno di un profitto, dove in alcuni casi cercavano di sentirsi apposto con la coscienza tramite queste azioni. Oggi invece viene a meno questa contrapposizione tra il fare profitto e fare beneficenza, così che si sono creati dei veri e propri movimenti.
Contrariamente a quanto si crede, i SII sono strumenti adatti non solo ai mercati emergenti ma anche a quelli maturi. Riescono a coprire il gap citato prima tra domanda di welfare e inadeguatezza delle risorse pubbliche. Gli investimenti a impatto sociale possono diventare l’ambito di raccordo tra il bisogno di servizi incomprimibili, l’inadeguatezza di risorse del pubblico, la ricerca di profitto degli investitori. Negli USA avendo un mercato liberale sono più abituati a questo tipo di situazioni, dove il settore privato “trascina” il pubblico portando sempre innovazioni. In Europa, al contrario, siamo abituati a un mercato regolato dalle pubbliche amministrazioni dei singoli stati.
È evidente che si tratta di un salto in avanti notevole, molto oltre quello compiuto, in passato, con l’introduzione del concetto di responsabilità sociale e di investimenti basati sui criteri SRI e ESG,.
SRI: Social Responsible Investing si affidano a sistemi di screening che escludono dall’investimento settori giudicati non socialmente responsabili.
ESG: investimenti basati sulla valutazione dell’impatto ambientali, sociali e di governance.
SII, invece, rappresentano un ulteriore step perché costruiti specificamente con l’intenzione di ottenere un rendimento e un cambiamento sociale.
